18 Months è una startup milanese nata nel 2011 con l'idea di offrire un servizio di biglietteria per i cinema. Oggi è uno dei leader del mercato italiano nella biglietteria cinematografica, con oltre 40 milioni di biglietti venduti ogni anno. Abbiamo discusso con Maurizio Del Corno (fondatore) delle principali tappe di 18 Months.
Maurizio Del Corno, classe 1986, è tra i fondatori di 18 Months. Durante la sua formazione universitaria come ingegnere informatico, ha lavorato come consulente per la sicurezza informatica. Dopo aver completato gli studi, insieme ad alcuni compagni di corso e partner, ha fondato l'azienda 18 Months.
Come è nata 18 Months?
L'idea è nata davanti a una birra nel lontano 2011, insieme ad alcuni amici e compagni di studio. Abbiamo notato che c'era una grande resistenza all'acquisto online nel settore dei cinema. Comprare online un biglietto era visto quasi come un fastidio, e così abbiamo cercato di invertire questa tendenza. Abbiamo avuto il sostegno di alcuni importanti partner, anch’essi cofondatori, che avevano già esperienza con il mondo imprenditoriale. Abbiamo lasciato a loro la gestione della burocrazia, mentre noi programmatori ci siamo occupati dell'aspetto tecnico. All'inizio abbiamo avuto una partenza a rilento, anche a causa della legislazione italiana. Infatti il mercato appariva saturo, in quanto la legislazione richiedeva ai cinema un sistema di biglietteria digitale già da tempo. Abbiamo dovuto convincere i nostri futuri clienti che il nostro prodotto non era solo innovativo per i clienti, ma anche funzionale e utile per i cinema stessi.
Quali sono state le principali sfide affrontate una volta costituita la società?
Ce ne sono state almeno un miliardo - dice sorridendo Del Corno. Dalla mancata concessione di alcuni crediti, nonostante fossero ormai accordati, ai problemi legati alla gestione delle risorse aziendali. Crescendo, ci siamo dovuti adattare e riorganizzare per far fronte alle nuove sfide dei clienti e dell'azienda stessa. Un esempio semplice ma significativo è stato strutturare il servizio di assistenza clienti, in cuidovevamo bilanciare la dimensione del servizio senza sovraccaricare le risorse, offrendo al contempo ai clienti il miglior sistema possibile.
Riassumendo, i principali problemi possonoessere riassunti in quattro punti fondamentali: gestione del cash flow,gestione dello scaling, gestione delle risorse e creazione di solide basi perun futuro roseo e sostenibile.
Ci sono state molte sfide, ma anche molte soluzioni.
Ce l'abbiamo fatta, nel bene e nel male stringendo i denti. Guardando indietro, siamo riusciti a costruire con i nostri partner e clienti un ottimo rapporto di fiducia che si protrae ancora oggi dopo oltre 10 anni. Ad esempio, abbiamo rispettato tutti i pagamenti nei confronti degli istituti di credito, ma siamo anche stati disponibili a capire le esigenze di partner e clienti in molte situazioni. Questo fa parte dell'idea di avere basi solide.
Qual è il vostro segreto?
Resilienza è la parola chiave che ci ha accompagnato nella nostra esperienza. Credere ciecamente nel proprio progetto, al punto da non gettare la spugna nemmeno nei momenti di estrema difficoltà, quando la soluzione più facile sarebbe passare al mondo “corporate”, dove il lavoro è già strutturato. Inoltre sopportare situazioni di stress prolungato è anche una skill importante per affrontare il mondo delle startup. Non nascondo che siamo stati sull'orlo del baratro in alcune situazioni e abbiamo dovuto fare molte rinunce personali importanti, ma ne è valsa la pena.
Spesso il mondo non offre molte opportunità, soprattutto per coloro che provengono da un ceto medio-basso, che spesso ne hanno solo una nella vita. Bisogna lottare per sfruttare al massimo anche la minima opportunità che si presenta. Avere il coraggio per lanciarsi in un avventura di questo genere non è da tutti.
Quali sono i prossimi passi?
Ci sono diverse idee sul tavolo. C'è ancora margine di miglioramento e siamo convinti di poter fare la differenza anche in altri tipi di eventi, come la biglietteria per musei, teatri, eventi musicali e stadi di calcio. In seguito, non escludiamo l'espansione all'estero.