Una volta terminate tutte le pratiche legali e burocratiche per costituire un’azienda, occorre soffermarsi a livello gestionale su come modellare la struttura organizzativa di una startup. A seconda delle vostre esigenze e delle peculiarità del mercato in cui operate, questa può assumere varie forme e sfumature diverse.
Struttura organizzativa funzionale
Il neoimprenditore ha l’importante compito di creare una struttura organizzativa funzionale, che si confaccia con il piano strategico presentato agli investitori: infatti per gestire la startup in modo efficace occorre creare dei sistemi e dei processi in cui è possibile controllare la performance, i costi ed infine anche il rischio.
Per fare ciò si sono sostanzialmente due possibilità: basarsi sui modelli gerarchici delle aziende già consolidate, o sperimentare qualcosa di nuovo.
Il sistema piramidale
Una grande maggioranza delle aziende italiane di successo ha una struttura organizzativa classica, di tipo gerarchico o piramidale. Al vertice c’è la direzione aziendale o il CEO, che prendono le decisioni esecutive più importanti. Solitamente ogni membro della direzione aziendale è responsabile di un settore o dipartimento (produzione, ricerca, marketing, vendita ecc), che a sua volta è composto da responsabili di gruppi di lavoro, composti a loro volta da sottoposti che si occupano di ulteriori sottoprogetti e così via dicendo. I vantaggi di questo concetto facilmente scalabile derivano dal fatto che i dipendenti possono qualificarsi nei rispettivi settori di specializzazione e quindi lavorare in modo più efficiente.
Questo sistema può essere molto funzionale all’inizio della vostra attività, in quanto i processi e i piani decisionali della piramide sono solitamente molto ridotti (di solito 1 o 2), ma con il crescere di dimensione dell’azienda, può portare a sprechi, alti costi ed inefficienza.
Altri sistemi simili possono essere quelli divisionali (suddivisi per regione) o funzionali (suddivisi per parti della catena di produzione) o a matrice (combinazione dei due).
La gerarchia piatta
Se la vostra azienda necessita di una grande flessibilità e capacità di adattamento, allora la gerarchia piatta o di autonomia condivisa potrebbe fare al caso vostro. Una struttura piatta ha pochi livelli manageriali, supervisiona meno i dipendenti promuovendo il loro coinvolgimento nei processi decisionali. Le gerarchie piatte si affidano sempre più spesso all'iniziativa personale e alla responsabilità individuale dei dipendenti. Nel caso ideale, non esiste un vero capo, ma i dipendenti lavorano e si regolano tra loro, come in una collettività, facendo così emergere spesso le personalità di leader dei singoli. Tra i vantaggi ci sono inoltre l’aumento del livello di responsabilità, la velocità di comunicazione tra i collaboratori e la facilità con cui vengono prese le decisioni.
Conclusioni
Non esiste un solo e unico corretto tipo di struttura organizzativa per una startup: molto dipende dal tipo di prodotto che decidete di vendere o dal settore o regione in cui operate. Il fattore decisivo più importante però rimane quello culturale: sta a voi comprendere se voi e i vostri dipendenti preferiate (o possiate accettare e lavorare al meglio) con un sistema gerarchico classico o uno più piatto, o se magari, sviluppare una via di mezzo tra questi due modelli.