In merito alle novità del Ddl. di Bilancio 2024, segnaliamo la nuova norma che è stata inserita all'interno della bozza, la quale porta al 26% l’aliquota della cedolare secca, per ciò che concerne le locazioni brevi.
Riferimento normativo
Innanzitutto, occorre ricordare che si parla di canoni di "locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività d'impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, ovvero soggetti che gestiscono portali telematici...".
La situazione attuale
Attualmente, per i contratti sottoposti a cedolare secca, le aliquote sono del 21% e del 10% (in caso di contratti a canone concordato). Con l’art. 4 del DL 50/2017, il legislatore aveva creato la categoria delle locazioni brevi con la possibilità di applicare la cedolare secca con aliquota del 21%.
Le novità del Ddl. di Bilancio 2024
Oggi, con la nuova bozza, questa viene aumentata al 26% limitatamente alle suddette tipologie di locazioni. Dunque, se i contratti superano la durata di 30 giorni, le aliquote applicabili rimangono del 21% e del 10%.
La bozza modifica anche la ritenuta operata dagli intermediari all’atto del pagamento. In particolar modo, anch’essa si uniforma alla nuova aliquota, pari al 26%.