Consegna a domicilio di vino, birre e drink in meno di 30 minuti? Sembra un’utopia, ma è il business concept di successo di Winelivery, startup nata nel 2016 a Milano e che è oggi disponibile in ben 70 città italiane. Abbiamo parlato della storia di successo di Winelivery con i suoi tre fondatori: Giovanni Roberto, Andrea Antinori e Francesco Magro.
STARTUPS.IT: Come è nata l’idea di fondare la vostra startup?
Giovanni, Andrea e Francesco: Winelivery nasce come idea all’inizio del 2015 quando nel bel mezzo di una cena tra amici è finito il vino. A Milano erano già arrivate molte realtà della delivery (foodora, just eat…) quindi fu naturale andare su Google e digitare “consegna vino a domicilio” e lo sconforto fu tanto quando scoprimmo che non c’era modo di ordinare alcun vino o drink: la festa era finita.
In quel momento ci è venuta l’illuminazione: a Milano, e in Italia in generale, non c’era la possibilità di ordinare da casa una buona bottiglia di vino e riceverla in poco tempo, noi potevamo ovviare a questo problema.
Ma prima di partire, meglio fare qualche ricerca: al tempo, Francesco Magro e Giovanni Roberto, i miei due soci fondatori, lavoravano nel mondo della consulenza e si occupavano anche di ricerca e sviluppo così, dopo uno studio sui mercati esteri abbiamo scoperto che Oltreoceano servizi come quello che ci eravamo immaginati erano già attivi, funzionavano bene e soprattutto raccoglievano tanto capitale: era quindi una scommessa che si doveva fare! E decidiamo quindi di offrire, prima ai milanesi e poi al resto del Bel Paese, il primo servizio di drink delivery in tempi express e alla temperatura di degustazione. Perchè se il vino bianco ti arriva al volo, deve arrivare…. freddo!
STARTUPS.IT: Quali sono le più grandi sfide che avete dovuto affrontare prima e dopo la fondazione?
Giovanni, Andrea e Francesco: Possiamo affermare di essere i pionieri della drink delivery in Italia e questo comporta onori, ma soprattutto oneri. Prima della fondazione una delle sfide maggiori è stata la ricerca di fondi per lo starting dell’attività: volendo “creare” un nuovo mercato è stato difficile far percepire il valore di quanto stavamo progettando. La sfida più grande che abbiamo dovuto affrontare una volta fondata l’app è stata quindi la creazione del mercato: abbiamo lanciato il servizio nel 2016, quando anche la food delivery era agli inizi in Italia, forse il mercato non era ancora del tutto pronto ad un servizio come quello di Winelivery. Possiamo dire che quando siamo nati la popolazione non era abituata ad ordinare da mangiare con un'app, figurati da bere! Oltre a raccontare del nostro brand abbiamo dovuto fare educazione su un servizio che prima non c’era.
STARTUPS.IT: Quale è il segreto del vostro successo? Cosa rende unica la vostra azienda?
Giovanni, Andrea e Francesco: Sicuramente molto lo dobbiamo ad un approccio data driven, ascoltiamo molto i nostri clienti sia direttamente, attraverso i feedback e le survey, che indirettamente per poter mantenere sempre la nostra promessa di “offrire a tutti il vino o drink giusto al momento perfetto”. L’app, e il sito, hanno una vasta scelta di prodotti tutti consegnati in meno di 30 minuti e alla temperatura di degustazione con un servizio eccellente. L’attenzione al cliente è massima, dal momento in cui “entra” nel nostro negozio online, al momento in cui stappa la sua bottiglia: abbiamo inserito anche uno strumento in grado di suggerire il vino più adatto, il Wineadvisor, che attraverso 4 semplici domande permette di trovare sempre la bottiglia che fa al caso!
Per questi motivi Winelivery può vantare di essere il servizio di delivery ad avere il maggior numero di città coperte in tutta Italia con oltre un milione di app scaricate. Nel tempo L’App per bere si è trasformata in una piattaforma privilegiata su cui brand e produttori possono comunicare e vendere i propri prodotti ad una base clienti estremamente profilata venendo quindi definita un "place to be” per completare On the other hand, we’re also a privileged